#SFactor ospita Luca Pancalli

Il Presidente del Comitato Paralimpico Italiano partecipa alla diretta del social contest ideato dal CSI Nazionale.
Il Cristo redentore e le immagini delle paralimpiadi di Rio nel 2016 aprono la speciale diretta del format #Sfactor del CSI Nazionale. Si parla di “Distanze e nuove barriere” con Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano. Immancabile l’apertura con la valutazione del Decreto “Rilancia Italia” appena emesso dal Governo: “E’ noto come nel nostro paese siamo tutti presidente del consiglio o commissario tecnico della nazionale – l’esordio di Pancalli – giudico con apprezzamento le misure calcolando l’emergenza. C’è da lanciare però un allarme: evitare di creare una ripartenza a due velocità con società sportive che in regioni virtuose hanno gli aiuti, in altre aree invece no”. Un momento particolarmente difficile per le famiglie con persone disabili: “Accendiamo un riflettore sulla reale funzione sociale del mondo paralimpico ma di tutto l’associazionismo sportivo: al Ministro Spadafora ho ribadito come questo momento di lockdown è stato duro per tutti. Ma in particolare per le famiglie dove sono presenti ragazzi con disabilità gravi che sono state abbandonate dalle comunità territoriali, senza servizi di assistenza diurni, lasciate sole a prendersi cura H24 dei propri ragazzi – sottolinea Pancalli – per i quali le ore di sport significavano molto ma che erano anche un momento di respiro per le famiglie. Qui c’è tutta la funzione sociale dello sport a cui si deve assolutamente dare un valore”. Durante la diretta streaming del contest #SFactor interviene anche il Presidente nazionale Vittorio Bosio: “Come CSI abbiamo sempre fatto tanto nel campo dell’inclusione come inserire le gare dei disabili in quelle dei normodotati. Uno strumento efficace ed importante per tutti i soggetti coinvolti- e rivolgendosi direttamente a Pancalli, Vittorio Bosio rilancia l’importanza della collaborazione- dobbiamo trovare una sinergia maggiore su questi temi: mettere al centro la persona lo facciamo già, ci piacerebbe una partecipazione ancora più stretta con il CIP per far si che lo sport abbia tutto quello che serve per fare il suo mestiere”. Per Luca Pancalli l’esperienza del calcio amputati in collaborazione con il CSI è stata un’idea vincente: il Centro Sportivo Italiano ha fatto da incubatore a questa attività e anche il Presidente del Comitato Paraolimpico ne riconosce i meriti. C’è da ricordare come storicamente il CSI sia stato fra i primi enti di promozione sportiva paralimpica: l’intenzione è di continuare a rafforzare la partnership con il CIP per sviluppare progetti di inclusione e sport per tutti.