Corona Virus: noi solidali perché uomini.

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Improvvisamente nel giro di poche settimane gli eventi, meglio questo evento del corona virus, ridimensiona questa società avanzata potente e ben organizzata. Non ho idea cosa succederà da oggi in poi ma è sufficiente il presente a tracciare la dimensione di un mondo fragile e impaurito. Il cittadino non sa che pesci prendere, non è uno scienziato ma anche la scienza molte volte non sa dare risposte: le darà ma al momento è vulnerabile anch’essa. Per di più il cittadino è in balia di ciò che sente dire dai numerosi mezzi di informazione dove ognuno ha il suo consiglio, la sua ricetta, le sue conclusioni; in più poi nell’incertezza c’è tutto un mondo di diffusori occasionali, tipico di bar, vicinato ed altro, che semina notizie incontrollate: se all’ingresso del paese il tizio ha il raffreddore, a metà paese ha la polmonite e in fondo è già morto. Ecco allora il titolo: noi solidali perché uomini. In questo momento, pur dovendo stare ad un metro l’uno dall’altro, pur non potendo darci la mano, dobbiamo far sentire la nostra attenzione e solidarietà: nel contesto i mezzi di comunicazione nella fattispecie i social, ci sono di aiuto; bellissima l’iniziativa della scuola di continuare le lezioni via internet. Sì, è vero il mondo ha bisogno di salute ma ha anche bisogno di tenerezza. Una cosa è certa: questo momento nel silenzio di isolamento fisico e forzato obbliga a riflettere sulla nostra precarietà e vulnerabilità che fa a pugni con una filosofia diffusa di giovanilismo e di salute perenne come se la morte non esistesse mai. Siamo tutti legati gli uni agli altri e la solidarietà non è una sovrastruttura ideologica, ma il fondamento della stessa vita sociale. Il contagio ce lo ha fatto capire: siamo tutti legati gli uni agli altri. Lo abbiamo scoperto nel fatto negativo della malattia lo riscopriremo, speriamo presto, tornando a darci la mano e gli abbracci. E’ nell’ambito della solidarietà e umanità che in questi giorni vediamo Medici, Infermieri, Forze dell’Ordine e Istituzioni impegnate allo spasimo per gli altri. Ci sono dei mestieri che non sono mestieri, ma sono missioni e loro sono i missionari dell’oggi, proprio perché siamo uomini, proprio perché siamo fragili. Qualcuno ha detto: o ci salveremo insieme o periremo insieme. E’ vero.